Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.
Albert Einstein
Gennaio è stato un mese estremamente faticoso.
Pieni di speranza per la notizia dell’arrivo dei vaccini ci siamo affacciati al nuovo anno convinti che peggio del 2020 non poteva esserci più nulla ma ehi, siamo in Italia.
Ecco che una magnifica crisi di governo sta facendo tremare i polsi a tutti i cittadini, ci mancava un po’ di thrilling in effetti, grazie mille per averci fatto saltare dal divano e darci nuove importanti preoccupazioni, ci stavamo annoiando.
Come possiamo combattere il senso di incertezza? Come fare a darsi obiettivi, prospettive almeno di medio periodo per reagire psicologicamente al turbine di emozioni negative e sentimenti blu che ci sta stremando?
Provo a rispondere riflettendo sulla frase di Einstein declinata nella pragmaticità che mi contraddistigue e che perseguo con il mio lavoro, per trovare il mio punto di equilibrio in questo marasma, sperando possa portare riflessione e sollievo anche a te che mi leggi.
Imparare a dare il giusto peso a tutte le cose e a tutto ciò che accade è un processo che richiede moltissimi anni di esperienza, forse proprio per questo la maggior parte delle persone ci arriva in tarda età.
Da piccola non capivo da dove venisse la mia fascinazione per le persone anziane, ora lo so.
Saper distinguere le fondamenta dalla chincaglieria, ovvero da tutto quello che SEMBRA importante ma non lo è, da una piacevole sensazione di maggior controllo del proprio tempo.
Se uniamo questo alla consapevolezza che possiamo controllare effettivamente molto poco di ciò che accade e ci circonda, quasi nulla, ecco che otteniamo un’altissima dose di serenità. Chi non c’è ancora ci arriverà.
E’ pur vero che il pericolo di ingigantire “problemi” insignificanti è sempre dietro l’angolo per tutti, fa parte della nostra natura avere un punto di vista soggettivo della realtà. Come fare quindi a trovare un buon grado di serenità prima di diventare vecchie?
Incantesimi che funzionano ancora non ne ho trovati, stai certa che ti scrivo subito nel caso. Per il momento posso solo spiegarti come ho fatto io e anche se non sono la Kondo, o forse proprio per questo, potrebbe funzionare anche per te.
La nostra Kondo insegna a piegare le magliette in un modo preciso per recuperare spazio e trovarle più facilmente nei cassetti. Per quel che mi riguarda non è stata certo questa la svolta, io la considero “chincaglieria”, una cosa molto relativamente importante.
La parte importante è imparare a conservare solo quello che ci serve veramente perché ne sentiamo il Bisogno.
Questo bisogno può essere pragmatico, sentimentale o emozionale ma deve essere presente altrimenti l’oggetto, il pensiero, il comportamento, la relazione in questione deve essere eliminata per lasciare il giusto spazio a ciò che per noi conta.
In casa, nel lavoro e nella vita il senso di imparare a fare decluttering è lasciare gli spazi che occupiamo liberi da ciò che non ci appartiene davvero affinché ciò che per noi è prezioso e importante, abbia tutta l’aria di cui necessita per respirare.
Ecco perché, ad esempio, ho pubblicato un post che spiega a libere professioniste e titolari di piccole imprese cosa include un piano strategico e operativo per la loro azienda.
Per tutte ci saranno soltanto contenuti “fuffa e chincaglieria” free, per camminare insieme, ciascuna con il suo passo, verso un equilibrio più stabile e un tasso di serenità maggiore.
Aiutarti a stare sul pezzo in questo caos è la mia missione, sono la sorella maggiore a cui aggrapparsi da sempre, il mio fratellino può confermare ma ci sono sempre più donne me lo stanno testimoniando.
Ti annuncio quindi che sta per partire un nuovo PerCorso gratuito al quale, se pensi possa aiutarti, puoi già iscriverti. Link nella foto qui sotto.