Crescita professionaleOrganizzazione aziendalecosa include un piano strategico e operativo per la tua azienda

Sapevi che per le micro-imprese è un must have?

In questo articolo parliamo di pianificazione aziendale per micro-imprese, le aziende con meno di 10 occupati e con un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore ai 2 milioni di euro, includendo anche quelle costituite da una sola persona (libera professionista, solopreneur, freelance).

Nella prima parte capiamo cosa sono e a cosa servono il piano strategico e quello operativo, nella seconda parte di questo post ti indico invece che cosa secondo me è indispensabile metterci all’inizio e cosa può essere definito e rivisto “in corsa”.

Definizione di pianificazione aziendale

La pianificazione aziendale in economia è la definizione degli obiettivi aziendali e la strategia che si intende implementare per raggiungerli.

In Italia purtroppo la cultura della pianificazione aziendale è poco diffusa, tanto meno tra i liberi professionisti ed è un peccato perché può fare significativamente la differenza tra imprese che funzionano e imprese che falliscono.

Materia nata intorno agli anni ‘30 del secolo scorso grazie a Gino Zappa, professore universitario e accademico con una visione straordinariamente olistica e d’avanguardia della ragioneria, la pianificazione aziendale si compone in un processo in tre parti che parte dal:

  • definire gli obiettivi aziendali da raggiungere in 3-5 anni includendo la strategia per conseguirli (pianificazione);
  • procede in una fase dove si creano e implementano i micro-obiettivi necessari a raggiungere i macro-obiettivi (programmazione);
  • prevede fasi di controllo (revisioni periodiche) affinché si verifichi di aver raggiunto i micro-obiettivi e si possa aggiustare la programmazione di conseguenza.

L’imprenditore dev’essere pragmatico e non (necessariamente) illuminato

Non considerando i dati del 2020, inficiati da una situazione straordinaria, già nel 2019 erano fallite ben 8.042 aziende italiane. Chiaramente a monte di ciascuna ci saranno diversi validi motivi, molti sono i fattori da considerare perché si verifichi questo fatto e alcune criticità fiscali, economiche e sociali sono indiscutibilmente sfidanti in Italia molto più che in tutta Europa come minimo.

Premesso ciò non può bastare, non più, a un possessore di partita Iva che sia imprenditore, libero professionista o freelance, l’aver fatto un business plan e con questo ritenere conclusa la propria pianificazione aziendale perché, accanto al piano strategico, deve esserci un piano operativo (programmazione) curato nei minimi dettagli che includa anche tutte le revisioni periodiche (controllo) che rendono questi strumenti davvero efficaci.

L’imprenditore medio/libero professionista crede di aver problemi di gestione del tempo e frequenta corsi di time management ma il problema è che manca di focus.

Non si può (e non si deve) fare tutto, bisogna concentrarsi però a fare sempre (e bene) ciò che serve.

Il senso della pianificazione aziendale per le micro-imprese

A nulla serve lavorare sulla propria mission e vision o sul proprio business model per definire i propri obiettivi a lungo termine e fare il business plan se non si costruisce anche in seguito il piano operativo con tutti i passaggi che occorrono a raggiungere i risultati sperati.

Ancora meno serve investire correttamente il proprio tempo nella costruzione di un piano strategico e di uno operativo se poi non si monitorano costantemente i risultati. Come insegna giustamente Eraclito tutto è in divenire, anche i nostri piani devono adattarsi puntualmente ai riscontri oggettivi che otteniamo.

Infatti se una strategia non produce i numeri desiderati nel tempo previsto, va analizzata e cambiata per trovare quella che invece funziona. Per il possessore di partita Iva, il piano strategico e operativo e le revisioni periodiche, sono come la rete per l’equilibrista.

Ai più, purtroppo, sfugge il senso della frase di Seneca che dice: non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. Vedono nella pianificazione e programmazione una perdita di tempo che li distoglie dal fatturare e nuotano nella tempesta economico-sociale che li circonda sperando di toccare riva.

Vediamo quindi cosa include un piano strategico e operativo per la tua azienda.

Cosa include un piano strategico?

Prima di tutto deve includere il tuo obiettivo a lungo termine e in quale modo intendi raggiungerlo.

Molto spesso nel caso delle micro-imprese si tratta banalmente di determinare quanto si desidera fatturare nel medio periodo, come e perché.

Per costruirlo occorre poi avere dei pilastri di riferimento estremamente chiari:

  • Perché si desidera ottenere questo risultato a parte per l’ovvio motivo economico: occorre infatti una fortissima motivazione interiore per poter superare tutti gli ostacoli che si frappongono al conseguimento dell’obiettivo senza perdersi/procrastinare;
  • Chi siamo, quali sono i nostri prodotti/servizi e per quale motivo il nostro cliente potenziale deve comprare da noi invece che rivolgersi alla concorrenza oppure tenersi il bisogno/desiderio che ha (business model);
  • Chi è il nostro cliente ideale, quale bisogno/desiderio gli soddisfiamo, quali sono le sue esigenze e come noi le colmiamo vendendogli i nostri prodotti/servizi (business model e posizionamento);
  • Attraverso quali canali e con quale tono di voce (coerente con i valori e l’immagine che vogliamo veicolare della nostra azienda) intendiamo proporre i nostri prodotti/servizi posizionandoci nel mercato= cosa ci distingue dalla concorrenza.

Cosa include un piano operativo?

Il piano operativo deve svolgere il tema proposto dal piano strategico in una serie di micro-obiettivi che vanno raggiunti consecutivamente, disposti in un arco temporale preciso (tappe intermedie).

Se ad esempio si è appena aperta un’attività in proprio per almeno 3 anni è necessario considerare di arrivare al punto di pareggio ed è necessario come minimo fare il piano di marketing per il primo anno in maniera estremamente dettagliata e puntuale, per costruire la propria reputazione aziendale e ottenere i primi clienti.

Questo piano dovrà quindi contenere, per ogni canale prescelto, tutte le azioni che metteremo in atto giorno dopo giorno, i risultati intermedi che dobbiamo raggiungere, le revisioni periodiche che dobbiamo fare (controllo dei numeri) per verificare che stiamo procedendo bene.

Cosa sono le revisioni periodiche?

Tratterò a fondo questo argomento in post successivi perché è la parte più trascurata e difficile per tantissime partite Iva ma è anche quella che considero il mio plus quando le aiuto a costruire la loro strategia.

La revisione costante del piano strategico e operativo è infatti il nocciolo del mio hashtag #naturalmenteorganizzati.

Per una micro-impresa, un’impresa che si regge su una sola persona, è fondamentale infatti che i piani siano sempre allineati con ciò che succede fuori ma anche dentro la persona stessa.

Poiché si tratta di imprese unipersonali senza questa corrispondenza non si possono raggiungere gli obiettivi aziendali anche quando la qualità dei prodotti/servizi venduti è eccellente.

Beware the shining objects!

Non perderti nei milioni di suggerimenti quotidiani dei social e non aprire canali aziendali ovunque, se il tuo cliente ideale non è un adolescente o la mamma di un teen-ager molto probabilmente è inutile che tu perda tempo a fare video per Tik-Tok.

Assicurati di aver prima ben chiaro tutto quanto sopra per poi stabilire quale immagine aziendale/tono di voce utilizzare e non viceversa, altrimenti rischi di dover rifare tutto diverse volte con un’enorme perdita di tempo e denaro.

In ogni caso ricorda che prima di tutto il resto viene un piano strategico con tutto quanto ti ho indicato sopra; sarà complesso prepararlo e probabilmente lo cambierai diverse volte ma ricordati di Seneca, sapere dove vuoi arrivare è la base.

Ti ho messo in crisi?

Spero sinceramente di no ma se fosse chiedimi una mano, vai a vedere se i servizi che offro possono essere la tua soluzione.

In ogni caso seguimi sui social e iscriviti ad APertamente, il mio corso base gratuito per le donne con micro-imprese – partita Iva che sono nel caos e che aiuta a ritrovare il bandolo della matassa, trovi il link qui sotto.

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