Crescita professionalePersonal BrandingConsigli per migliorare l'immagine visiva nel personal branding_blog di Alessandra Paolucci

Come ti presenti visivamente nei tuoi canali ufficiali e nelle tue presentazioni e preventivi, non ha soltanto a che vedere con il tuo gusto estetico e le basi della grafica. 

Come ti ho raccontato già nei precedenti post e in particolare in quello dove spiego gli elementi che compongono l’immagine visiva e il suo ruolo nel personal branding, l’immagine è parte integrante dell’impressione che vuoi fare ai tuoi clienti ideali.

Contribuisce non poco a convincerli che sei tu – e non la tua concorrenza – la persona che fa per loro per risolvere il loro bisogno o realizzare un desiderio.

È un elemento della tua comunicazione che sottolinea e rafforza le parole che scegli e utilizzi per vendere i tuoi servizi ai tuoi potenziali clienti ideali, esprime il tuo carattere professionale.

Prima di darti alcuni consigli per migliorare l’immagine visiva del tuo personal brand è importante sapere che la comunicazione visiva ha una base scientifica, legata al funzionamento del nostro cervello rettiliano e sistema limbico e scollegata dal nostro cervello cognitivo.

Perché l'abito fa il monaco?

Non preoccuparti, non ho intenzione di spiegarti qui tutti gli studi fatti fino ad oggi partendo dal 1985, quando MacLean* che è il neuroscienziato americano ha prodotto la teoria dei 3 cervelli di cui ti ho accennato qui sopra.

L’estrema sintesi per rispondere alla domanda è che prima di pensare in modo articolato l’essere umano elabora ciò che vede attraverso sensazioni ed emozioni e che queste sono più veloci e incisive rispetto ai pensieri cognitivi che ne scaturiscono

Questo è anche il motivo per cui molto probabilmente il tuo occhio è caduto 

proprio qui

ancora prima di aver letto il contenuto precedente, vero?  Nessuna magia, è solamente successo che il tuo cervello rettiliano è stato messo in allarme dal rosso della scritta che, essendo stata fatta inoltre con un font che non c’entra assolutamente nulla con tutto il resto del contesto visivo in cui è inserita, ti ha incuriosito e attirato.

Il nostro cervello cognitivo infatti, quello con cui mi stai leggendo, è molto più pigro e lento degli altri due e ama tutto ciò che lo distoglie dal lavorare.

Questo è anche il motivo per cui a mio avviso l’immagine visiva dev’essere l’ultima tappa del percorso di definizione del proprio personal branding.

Ti ho già fatto nei post precedenti l’esempio dell’abbigliamento perciò ora te ne faccio un altro: l’impiattamento di una preparazione culinaria.

Te lo faccio per immagini perché è di questo che stiamo parlando, di come l’apparenza influisce sulla sostanza.

Senza assaggiarli non potremmo mai dire con certezza qual è il migliore giusto?

Tuttavia sono sicura che dovendo scegliere quale mangiare fra i due in base alla presentazione visiva ed escludere l’altro, sceglieresti quello con la foglia di basilico sopra.

Consigli per migliorare l'immagine visiva del tuo personal brand

Equilibrio nel valutare cos'è più importante

Il primo e più importante consiglio che posso darti per migliorare l’immagine visiva del tuo personal brand è di tener conto che, anche se la comunicazione visiva ha il suo grande peso nel completare ed accompagnare le parole che scegli per presentarti e vendere i tuoi servizi, la scelta delle parole è più importante.

I contenuti, cioè la genuinità e freschezza degli ingredienti se vogliamo tornare all’esempio culinario appena fatto, vengono sempre prima. Guarda l’esempio qui sotto:

Piuttosto eclatante come la scelta di una singola parola stravolga il senso, vero?

Inoltre, tenendo conto che l’immagine visiva evolve con la personalità del brand e quindi con te visto che stiamo parlando di personal brand, soprattutto se sei all’inizio della tua avventura professionale e devi quindi ancora conoscerti profondamente come professionista, concentrati più sull’individuare i tuoi punti di forza e comunicarli bene nel parlato e nella scrittura piuttosto che sul resto.

Investi prima di tutto in un percorso che ti faccia capire esattamente qual è il tuo business model e produrre un business plan e questo vale anche quando decidi di rinnovare il tuo look online, non a caso anche per chi fa re-branding nei miei percorsi faccio comunque ripartire con le stesse basi di chi inizia.

Meno è meglio, sempre

Nella grafica e nell’immagine visiva meno è sempre meglio, senza se e senza ma. Scegli un massimo di 3/4 colori inclusi quello scuro per i caratteri e quello chiaro per lo sfondo.

Scegli due/tre font, uno per i titoli e uno per i testi e utilizza sempre e soltanto quelli. 

Nel dubbio mantieniti sempre semplice, lascia lo spazio per leggere, pensa a chi riceve il tuo contenuto e come prima cosa preoccupati della leggibilità.

Il perché lo abbiamo detto prima e va tenuto sempre a mente: il cervello cognitivo è pigro, se fai faticare il tuo lettore non arriverà alla fine.

Mantieniti costante

Sempre per il motivo appena citato assicurati di utilizzare gli stessi colori e font e la stessa immagine del profilo su tutti i tuoi canali.

Costruisci cover diverse per i tuoi canali social a seconda del tono di voce del canale in questione ma mantieni coerenza ovunque.

Questa costanza produce una sensazione di autorevolezza soprattutto a chi ti sta studiando per contattarti.

Dopo “n” volte che l’utente che ti segue avrà visto un tuo post, sempre con gli stessi colori e concetto di base nella grafica gli diventerai familiare e potrà fidarsi di te.

È lo stesso motivo per cui riconosceresti una lattina di Coca Cola a 4 metri e oltre di distanza.

Un servizio fotografico professionale

Il primo e più importante investimento da fare per costruire la propria immagine visiva è un servizio fotografico professionale.

Valeria Raffaele che ha curato il mio, ha tenuto conto di tutti gli elementi del mio percorso di personal branding per realizzare le foto che ho utilizzato per questo sito e in generale nei miei canali.

Assicurati di scegliere una/un fotografa/o che abbia questo background per avere un risultato efficace.

Il cugino/a smanettone non è mai una buona idea

Posto che io stessa ho iniziato da sola con Canva e che, dopo migliaia di ore di pratica, lo utilizzo ancora per realizzare lavori professionali come le presentazioni aziendali perché è uno strumento eccezionale, che in alcuni casi viene utilizzato anche da grafici professionisti, non tutti sono in grado di riuscirci solo perché ci sono già modelli preimpostati o perché sono “giovani e smanettoni”, anzi.

Dietro alla produzione di contenuti per il web ci sono centinaia di ore di studio e di pratica. Tra noi professionisti si scherza sui social sul “cugino” perché ci sono centinaia di imprenditori, commercianti e professionisti che per risparmiare affidano la loro comunicazione a parenti e amici.

Queste persone non si rendono conto che l’ottima reputazione professionale è la base della vendita e che una volta rovinata è molto difficile da recuperare. Non hanno inoltre cultura rispetto ai vari canali e pensano che ciò che accade sui social sia disgiunto e irrilevante rispetto alla loro attività, commettendo un errore grave perché i due piani sono ormai totalmente interconnessi.

Spendere poco non è sempre sinonimo di risparmiare

I servizi che ruotano intorno al personal branding sono mediamente costosi perché, come avrai intuito da tutto quanto ti ho raccontato, imparare a comunicare un brand o personal brand sul web richiede studio, competenze e pratica che costano migliaia di euro, non si possono improvvisare.

Tuttavia se si sceglie di utilizzare il web per proporsi è indispensabile investire il necessario. Senza un’ottima reputazione professionale non si vende molto, concordi? Spesso per voler risparmiare si finisce per doversi far aiutare da professionisti solo dopo che i danni sono stati fatti, spendendo il triplo.

* MacLean PD (1985). Evolutionary psychiatry and the triune brain. Psychol Med. 15:219 –221.